Architetto e Scultore, Roma 1690-1753
È uno dei più significativi esponenti della corrente barocca del primo Settecento romano.
All’artista è dovuta la sistemazione, per incarico del Cardinal Quirini, della navata centrale, della Confessione e del Presbiterio – dove si trova l’urna contenente i corpi di San Marco papa e dei martiri Abdon e Sennen - dell’altare e della balaustra di marmo della cappella del SS. Sacramento.
Il restauro di S. Marco, compiuto intorno al 1740, costituisce uno dei più felici esempi di interventi in edifici basilicali. La soluzione consiste nell’aver consolidato le pareti della navata. Ai pilastri si appoggiano colonne rivestite di diaspro di Sicilia in sostituzione di quelle antiche di granito. I doppi sostegni dei pilastri scandiscono, dietro le colonne, un ritmo che si conclude nella cantoria, situata in una nicchia rientrante. Gli altorilievi sovrapposti alle colonne si susseguono aritmicamente ogni due archi e giungono a lambire la trabeazione sopra la quale corre la serie di finestre a bifora. I due oratori, laterali alla cantoria, fungono da elementi di mediazione tra le pareti della navata centrale e il prospetto architettonico della facciata interna.
Molto efficace è l’impiego di una policromia discreta e l’eleganza del disegno dei dettagli.
Altre opere in Roma: Monumento di Maria Clementina Sobieski, S. Pietro in Vaticano; Altare nel transetto destro, S. Andrea delle Fratte.